COSTRUIAMO UN SEGNALE PER PASSAGGIO A LIVELLO SNFT (1)

 

PROGETTO BRESCIA-ISEO-EDOLO MODULARE

 

 

Un elemento presente sulla linea, oggi scomparso con i recenti ammodernamenti, è costituito dal segnale di avviso dei passaggi a livello, che informava il macchinista del suo funzionamento.

 

(foto E. Maggini)

 

Lo stesso segnale proteggeva sia i passaggi a livello muniti di barriere sia quelli muniti solo di segnalatori ottici acustici a croci di S. Andrea (SOA).

Spesso in condizioni di scarsa visibilità, curve o altro ve n'erano anche due, uno di seguito all'altro.

Potevano presentare gli aspetti

  • luce spenta: passaggio a livello aperto o segnale SOA non funzionante
  • luce accesa fissa: passaggio a  livello con barriere in fase di chiusura
  • luce lampeggiante: passaggio a livello chiuso o segnale SOA funzionante

Trattandosi di un modello presente solo su questa linea e non essendoci in commercio segnali simili siamo stati costretti a costruirli integralmente.

 

 

I materiali utilizzati sono tutti facilmente reperibili nei centri di bricolage e rivendite di materiale elettronico

  • tubo ottone diametro esterno 2 mm lunghezza 50 mm circa

  • tubo ottone diametro esterno 4 e interno 3 mm lunghezza 6/6,5 mm

  • rondella ottone 4 mm diametro esterno 9 mm

  • led giallo 3 mm a luce diffusa

  • filo smaltato recuperato da un vecchio avvolgimento di trasformatore

  • una resistenza 1/4 W di cui diremo in seguito il valore

  • saldatore, stagno e pasta salda

  • trapanino con disco da taglio e tagliatubi

  • materiale vario, cartavetro, paglietta di ferro, guaina termorestringente, ecc.

  • vernice nera (Humbrol 21) e rossa (Humbrol 19)

 

 

Tagliamo da un tubo d'ottone da 4 mm di diametro un cilindretto lungo circa 6/6,5 mm, per tagliarlo consiglio di utilizzare un piccolo tagliatubi a rotella che si può trovare per pochi euro nei negozi di bricolage, perché lascia il taglio perfettamente perpendicolare.

 

 

Inseriamo il cilindretto perpendicolare al centro della rondella da 4 mm, avendo l'accortezza di pulirli prima dalla strato di ossido che li ricopre, lo appoggiamo su una superficie piana resistente al calore e mettiamo un velo di pasta salda.

Ora appoggiando il saldatore con la punta leggermente sporca di stagno alla rondella vicino al tubetto e scaldiamo bene il tutto; applichiamo quindi un ulteriore quantità di stagno che si diffonderà velocemente saldandoli insieme.

Per eliminare i residui di pasta salda, immergiamo per qualche secondo la vela in diluente nitro passandola con un vecchio pennello.

Nella foto potete vedere il risultato finale dopo una veloce lucidatura con paglietta fine di ferro

 

 

Ripuliamo la vela dagli eccessi di stagno con una lima o cartavetro, facendola girare in un trapanino.

Dopo questa operazione dobbiamo portare alla corretta misura lo schermo,  ho infilato sopra il tubetto 5 rondelle da 4 mm in ferro zincato come dima, limando la parte sporgente.

 

 

Ho impiegato lo stesso sistema anche per dare la classica forma allo schermo, utilizzando in questo caso 2 sole rondelle e serrando il tutto in una piccola morsa con le rondelle in verticale.

E' stato sufficiente utilizzare una lima tonda da 4 mm circa, tenendola accostata alle rondelle per ottenere la caratteristica forma.

 

 

Dopo questa operazione lo schermo presenta uno spessore elevato, fastidioso alla vista, che ridurremo con una limetta fine smussando internamento lo schermo.

Nella foto sottostante vediamo la vela finita con inserito il led per verificare il corretto posizionamento.

 

 

 Dopo questa operazione procediamo a pitturare di nero la vela, sia all'interno che all'esterno.

 

 

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