Costruiamo la stazione di Sellero 

Il Club Fermodellistico Bresciano ha in animo di costruire un plastico modulare ispirato alla ferrovia Brescia Iseo Edolo. Avendo accettato la sfida, ho iniziato a pensare ed progettare il mio modulo. Recandomi spesso in Val Camonica per ragioni professionali, ho  concentrato la mia attenzione sulla piccola stazione di Sellero. Trattasi di un piccolo comune in alta valle, noto sin dai tempi più remoti per l’estrazione del ferro e della sua lavorazione. Infatti qui sorge un importante laminatoio, dove si producono travi e profili piani, servito dalla ferrovia con importanti treni merce carichi di blumi. La stazione si trova a nord di questo stabilimento ed ormai è impresenziata. L’andamento della linea in questo tratto è rettilineo ma il piccolo fabbricato viaggiatori sorge in piena curva e non esiste raddoppio, ma solo uno scambio a Y che porta ad un binario morto ormai in completo abbandono.

         

Dopo aver eseguito, con l’aiuto di altri amici soci del CFB, i relativi rilievi in loco del fabbricato e degli accessori e del profilo della linea,  ho iniziato a costruire il modulo che rappresenterà questo caratteristico scorcio di ferrovia.

Per prima cosa ho proprio iniziato la fabbricato viaggiatori, perché anche se si tratta di una piccola costruzione, essa non è così semplice come potrebbe sembrare. Infatti sul retro, al centro trovasi un corpo che sporge per circa 1,1 metri e di conseguenza il tetto non è formato da due semplici falde ma da quattro. Poi nel tempo sono state eseguite varie modifiche alle aperture di porte e finestre, sicché  esse variano nelle dimensioni e nell’aspetto. Pertanto mi sono proposto di collocare la riproduzione all’inizio degli anni 90 per evitare tutte queste astruse modifiche. Innanzi tutto ho riportato le misure rilevate in scala su un disegno per poi passare alla fase esecutiva.

      

Il materiale di base che forma le pareti è il Polipan. Trattasi di un pannello di polistirolo ad alta densità rivestito da ambo le parti di cartoncino. Viene venduto in fogli di vari spessori nei negozi di grafica ad uso architetti e/o progettisti. Io ho usato lo spessore di mm.4. Dopo aver disegnato le pareti sul pannello, con l’aiuto di un tagliabalsa molto affilato, ho ritagliato le sagome delle stesse come da disegno. Poi, dalle medesime ho ritagliato, previo disegno sulle stesse,tutte le aperture per le porte e le finestre avendo cura di rimanere il più allineato possibile. Successivamente ho incollato tra di loro le pareti, preventivamente smussate a 45 gradi dove esse si incontravano. Sono poi passato ad “intonacare” il tutto con del turapori per legno ed verniciare con colori acrilici tutte le pareti come da disegni. Precisamente ho usato colori della Decoart Americana, sand  DA04 per il colore chiaro, mentre per il tono rosso ho impiegato due colori al 50% e cioè Georgia Clay DA17 e Raspberry DA28. Con strisce di cartoncino sottile ho eseguito le modanature e zoccolature presenti, per poi passare alla costruzione delle finestre e davanzali ritagliando verniciando e disegnando della balsa di sottile spessore. Le porte sono invece di recupero di scatole di montaggio. Dopo aver incollato porte e finestre ho iniziato la costruzione del tetto eseguendo la travatura di sostegno con listelli di legno quadri di 2 mm come da foto. Usando fogli della Noch a imitazione delle tegole, ho eseguito la copertura che poi ho verniciato con colore acrilico rosso mattone Ho costruito poi i comignoli con del quadro di legno di 4mm sagomati con una lima e ricoperti con dei ritagli delle tegole. Sono passato alla esecuzione della lattoneria e canaleria  usando tondo di ottone sagomato e verniciato di bruno scuro. Il cartello di Sellero è stato eseguito al computer.

Ora la stazioncina di Sellero aspetta di essere inserita sul modulo per essere ammirata da tutti  gli appassionati della meravigliosa linea Brescia Iseo Edolo.

GIGINO CARMINE

 

          

             

 

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